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Siamo a un passo dall’ottenere un trattato storico sulla plastica?

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Le negoziazioni su un trattato delle Nazioni Unite per porre fine all'inquinamento da plastica stanno entrando nella loro quinta e ultima fase, questa settimana, durante l'INC-5 in Corea del Sud. Scopri perché questi colloqui rappresentano un'opportunità unica e cosa chiedono le imprese.

Rendering 3D di pile di bottiglie di plastica e imballaggi adagiati sul fondo del mare.

Nel 2022, durante l'Assemblea delle Nazioni Unite per l'Ambiente, 175 paesi hanno concordato di iniziare negoziazioni su un trattato per porre fine all'inquinamento da plastica. La questa settimana, si terrà a Busan, in Corea del Sud, la quinta – e si spera finale – riunione del Comitato Intergovernativo di Negoziazione (INC-5).

L'obiettivo fin dall'inizio era quello di finalizzare il testo del trattato entro quest'anno. Ma quanto siamo vicini a questo traguardo e quali risultati le imprese si aspettano da questo incontro?

L'importanza di un trattato ambizioso per le imprese

Unilever e altre aziende hanno aperto la strada al cambiamento nella lotta contro l'inquinamento da plastica attraverso iniziative volontarie – come il lavoro svolto con la Ellen MacArthur Foundation (EMF) e il Global Commitment del Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (UNEP) – delineando una strategia collettiva per il ruolo dell'industria nella soluzione del problema.

Tuttavia, le sole iniziative volontarie non bastano. Sono necessarie ulteriori azioni lungo tutto il ciclo di vita della plastica: a monte (estrazione e produzione delle materie prime) e a valle (separazione, raccolta, smistamento, riciclo e smaltimento).

Inoltre, le iniziative volontarie spesso portano a costi più elevati. Questo significa che le aziende che agiscono si trovano in una posizione di svantaggio competitivo rispetto a quelle che non lo fanno, scoraggiando gli sforzi volontari. Ciò evidenzia la necessità di un terreno di gioco uniforme, in cui tutte le aziende siano sottoposte agli stessi standard.

Un trattato legalmente vincolante, supportato da regole globali, rappresenta un'opportunità critica per raggiungere questo obiettivo, aiutando le aziende a evitare gli attuali sforzi nazionali disconnessi e creando un livello di parità. Questo semplificherebbe le catene di approvvigionamento, scalerebbe le soluzioni esistenti e stimolerebbe ulteriori innovazioni.

Che cos'è la Business Coalition e cosa chiede?

Unilever co-presiede la Business Coalition for a Global Plastics Treaty, che mira a dare fiducia ai governi sul fatto che imprese e istituzioni finanziarie vogliono regole e regolamenti globali armonizzati.

Per le imprese, è fondamentale che il trattato includa un obiettivo globale per raggiungere livelli sostenibili per la produzione di plastica vergine. È per questo che la Business Coalition ha sostenuto la dichiarazione "Bridge to Busan".

Per supportare l'ultima fase delle negoziazioni, la Business Coalition ha sviluppato una roadmap chiamata "Treaty on a Page," che delinea un insieme di requisiti minimi per l'implementazione efficace di un trattato da parte dell'industria. Inoltre, la nuova serie di video della Business Coalition – che include l'intervento di Holly Nelson, responsabile delle operazioni di packaging di Unilever – illustra le regole globali richieste con esempi pratici già in corso nell'industria.

Inoltre, prima dell'INC-5, l'amministratore delegato di Unilever, Hein Schumacher, ha firmato una lettera aperta insieme ad altri leader globali, indirizzata ai capi di stato, chiedendo ai governi di unirsi per raggiungere un trattato adeguato agli scopi.

Questo breve video spiega il modello di regole di cui le aziende hanno bisogno.

Perché Busan è così importante

La discussione è tra un trattato volontario, che porterà a una frammentazione normativa ulteriore (comportando maggiori costi e complessità per le aziende), o un trattato supportato da regole globali, che armonizzi le normative e sostenga soluzioni su larga scala e con urgenza.

Come ha dichiarato Hein Schumacher, CEO di Unilever: “C’è ancora troppo enfasi sulle misure nazionali. Sappiamo già che questo non funzionerà, poiché creerà più frammentazione. Le imprese hanno dimostrato di poter scalare soluzioni, ma per andare più velocemente e più lontano, abbiamo bisogno di regole globali obbligatorie.”

La roadmap della Business Coalition rappresenta un percorso pratico per raggiungere un accordo a Busan che aiuterà le aziende a scalare le soluzioni individuate.

Siamo pronti a collaborare con i responsabili politici di tutto il mondo su questo tema cruciale. Non c’è tempo da perdere. L’INC-5 rappresenta un’opportunità unica che non possiamo permetterci di lasciarci sfuggire.

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