La nostra attività è in crescita, e i nostri ultimi risultati continuano a indicare che tale crescita è sostenibile, oltre che redditizia.
Ogni anno redigiamo un report sui progressi realizzati nel raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti all’interno dell’Unilever Sustainable Living Plan (ULSP). Lanciato nel 2010, questo piano ci guida con l'obiettivo di accelerare la crescita, riducendo la nostra impronta ambientale e aumentando il nostro impatto sociale positivo.
Ecco cinque cose da sapere sul progresso registrato nel 2016, inclusi i successi raggiunti e le grandi sfide per il futuro.
Vediamo che la sostenibilità implica maggiori tassi di crescita...
La nostra crescita è coerente e competitiva, nonché redditizia e sostenibile. I nostri marchi “sustainable living”, i quali contribuiscono a uno o più degli obiettivi dell’Unilever Sustainable Living Plan e perseguono un chiaro obiettivo sostenibile rappresentano oltre il 60% della nostra attività. Inoltre, sono cresciuti a un ritmo del 50% superiore rispetto al resto dell’azienda. Ora abbiamo 18 marchi “sustainable living”, e tra questi ci sono i nostri sei marchi più importanti per fatturato.
Stiamo avendo un impatto sociale positivo su milioni di vite...
Sfruttiamo ogni parte della nostra catena di valore per offrirlo. Ad esempio, abbiamo aiutato 920.000 donne ad accedere a iniziative volte a promuovere la sicurezza personale, sviluppare le proprie capacità ed espandere le opportunità. Ci siamo riusciti grazie alla collaborazione lungo tutta la catena di approvvigionamento, tramite iniziative incentrate sulla vendita e la distribuzione dei nostri prodotti. Entro la fine del 2016, avremo aiutato 538 milioni di persone a migliorare salute e igiene e circa 650.000 piccoli agricoltori ad accedere a iniziative volte a migliorare le pratiche agricole o incrementare il reddito.
Abbiamo fatto progressi ma ci troviamo davanti ad importanti sfide...
Risolvere le questioni relative all’impatto dovuto all’utilizzo dei nostri prodotti da parte dei consumatori richiede tempo. Dal 2008 a oggi siamo riusciti a ridurre del 43% le emissioni di CO2 derivanti nelle nostre operazioni, del 37% il consumo d'acqua e del 96% il totale dei rifiuti solidi smaltiti per ogni tonnellata di produzione. Dal 2010, l’impatto dei nostri prodotti sulle acque si è ridotto del 7%, mentre i rifiuti associati allo smaltimento dei nostri prodotti da parte dei consumatori è stato ridotto di circa il 28%.
Ma l’impatto sull’effetto serra dei nostri prodotti durante l’intero ciclo di vita e l’utilizzo da parte del consumatore è aumentato dell’8% dal 2010. Nonostante le molte sfide, crediamo fermamente nel nostro approccio e ci impegniamo a migliorare l’impronta ambientale di tutte le nostre operazioni.
Siamo disposti a estendere il nostro impegno laddove necessario...
Come abbiamo fatto a gennaio 2017, quando abbiamo annunciato la nostra intenzione di usare imballaggi di plastica completamente riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025. Abbiamo inoltre continuato a integrare nella nostra attività i diritti umani estendedo questo approccio a tutta la catena di approvvigionamento nel 2016.
Dobbiamo fare di più, ma siamo sulla strada giusta...
Il nostro modello di business incentrato sull’USLP continua a creare valore per noi, per i nostri azionisti e per milioni di persone in tutto il mondo. Sin dal lancio dell’USLP, abbiamo registrato una crescita costante, da leader nel mercato e abbiamo migliorato redditività e flusso di cassa, offrendo un forte ritorno agli azionisti.
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