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Il Valore della Diversity

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La Festa della Mamma (che lavora)

Woman in a library

In occasione della festa della mamma, Unilever traccia un punto sui talenti femminili e la loro valorizzazione. A partire da un dato: in un contesto lavorativo che vede su scala nazionale 1 donna su 2 senza lavoro, in Unilever il 52% dei neoassunti è rappresentato da donne che possono contare su un percorso di crescita premiante (anche) quando diventano mamme.

Il dato italiano che ancora oggi crea maggior sconforto è ben rappresentato da quel 25% di mamme che smettono di lavorare dopo la nascita del primo figlio, mentre in Unilever la media scende all’1% grazie a una conciliazione avviata che premia il risultato su tutto.

Gli effetti immediati sono un aumento della natalità in azienda (1,5 figli delle dipendenti Unilever contro l’1,3 della media italiana) e la riduzione del periodo di maternità facoltativa (7 mesi versus gli 11 mesi previsti dalla legge) grazie a mirate politiche di welfare aziendale quali la possibilità di lavorare fuori ufficio, la piena flessibilità di orario nell’arco della giornata, uno spazio riservato e tranquillo per poter proseguire l’allattamento una volta rientrate al lavoro.

Con un’età media tra le dipendenti di 37 anni, e un impiego part time che coinvolge solo l’1% delle donne, obiettivo a breve termine di Unilever è incrementare la carriera dei talenti femminili: attualmente, il 22% occupa un ruolo dirigenziale su un totale di 40% di donne manager, e il settore vendite impiega addirittura il 60% di forza lavoro al femminile.

Un dato interessante perché dimostra come un settore considerato prettamente “maschile” quale quello delle vendite può essere saldamente presidiato da un management al femminile, che ha in dote quelle peculiari abilità di negoziazione e trattativa fondamentali per chiudere un affare.

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